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Il bon ton.
09.11.2013 20:01Inutile dirvelo: per fare di un matrimonio un evento chic bisogna avere alcune basi essenziali di galateo e bon ton, ci sono tanti libri e tanti corsi, qui di seguito cercheremo di darvi una piccola guida...
Conversazione:
Massima qualità: non dire cose false o senza averne le prove
Massima quantità: Giusta dose di contributo, non troppo prolissa ne succinta
Massima relazione: Essere pertinenti
Massimo modo: non essere ambigui
Una frase che racchiude le regole del saper parlare ci viene suggerita da Monsignor Della Casa: “Le parole vogliono essere chiare si che ciascuno le possa assolutamente intendere, belle di suono, buone di significato”.
Le regole della conversazione:
- Parlare uno alla volta
- Non interrompere
- Avvicendamento dei turni
- Non contraddire
- Non correggere
- Non accentrare la conversazione/no mutismo/ascoltare/non gridare/non sussurrare
- Evitare dogmi: usare “secondo me”
- Evitare obiezioni provocatorie, non solo verbali
- Gesticolare in modo contenuto
- Non toccare l’interlocutore
- Distanza:
Distanza Privata – avambraccio con amici o persone vicine
Distanza Formale - braccio intero datore di lavoro
Distanza Pubblica - braccio + avambraccio con folle o nelle riunioni
- Sguardo: guardare negli occhi chi ti guarda negli occhi e non fissare negli occhi chi non lo fa’
- Non mangiarsi le parole
- No difetti di pronuncia
- Grazie/Per favore/Scusi
- Entrare in empatia: comportarsi come la persona con la quale siamo in relazione
Linguaggio
Da evitare:
- Ricercatezza impropria: utilizzare i tecnicismi o le lingue morte nei giusti contesti e con le persone adatte
- Termini stranieri: vanno dosati
- Proverbi/Slang/Parolacce: poco educato utilizzarli
- Slogan/Tormentoni: non utilizzare
- Preamboli ed intercalari, ad esempio niente o dunque: limitarli al massimo
- Nome dell’interlocutore: utilizzarlo spesso all’interno del discorso
- Barzellette: non sono bon ton.
- Buon appetito: ha a che fare con una manifestazione corporea quindi non si dice
- Salute: non si dice! Bisogna fare finta di niente e chi starnutisce dovrebbe cercare di celare lo starnuto
- Risposta a: “Ciao, come stai?” “Bene grazie”, anche se non si sta’ bene affatto.
- Singolari sbagliati: capello, pantalone, spaghetto
- Turpiloquio: evitarlo a tutti i costi.
- Giovanilistiche: non è corretto da utilizzare.
PAROLE DA NON UTILIZZARE:
- Handicappato dire disabile o diversamente abile
- Cieco diventa non vedente
- Negro dire nero
- Spazzino diventa operatore ecologico
- Parcheggiatore è l’operatore della sosta
- Bidello si dice personale A.T.A. (Ausiliari Tecnici Amministrativi)
- Frocio/Finocchio si dice Omosessuale o Gay
- Lesbica si può utilizzare
- Terrone: meridionale
- Cancro: tumore, male incurabile
Il galateo vuole che durante le riunioni ogni ora si faccia una pausa di 5 minuti.
Non essere avaro nei complimenti
Non fare complimenti sul cibo mentre si è a tavola: bisogna farli dopo
TU O LEI
Con i giovani si da’ del tu.
Tra colleghi, anche se non ci si conosce ci si da’ del tu
Associazioni, tra associati (avvocati, agenti, insegnanti, Llyons) ci si da’ del tu
E’ il più anziano che deve prendere l’iniziativa per darsi del tu o comunque la persona piu’ importante o la donna.
IL SALUTO
Il saluto è un rituale di accesso
Si saluta sempre all’inizio ed alla fine
Saluti e toni misurati in base alla situazione
Saluta per primo: il più anziano, il superiore o la donna, gli altri al massimo, se non sono stati salutati, fanno un sorriso.
Buongiorno, dal mattino al tramonto
Buonasera, dal tramonto all’ora di dormire
Buona notte, si deve utilizzare solo in procinto di andare a letto
Salve, è educato e dignitoso
Ciao, è un saluto confidenziale
Addio, non si usa più, solo per grandi distanze o allontanamenti
Se un uomo è in compagnia di una donna ed incontra delle persone che conosce, le saluta, ma non si ferma a parlare con loro.
Se invece è la donna che conosce le persone che incontra le saluta e si ferma.
Se si incontra gente al ristorante, già seduta al tavolo imbandito, si saluta, ma non si da’ la mano a tutti se sono piu’ di due.
Se entro in un ristorante e c’e’ un mio superiore ad un tavolo, io non mi avvicino e non saluto: è lui che mi deve chiamare.
Mai parlare di lavoro fuori dall’ambito lavorativo.
Seduti a tavola, arriva qualcuno a salutare, gli uomini si alzano, le donne possono rimanere sedute.
Solo se chi arriva è molto anziano ci si deve alzare per agevolarlo.
Non stritolare la mano
No mano moscia
Per stringere la mano non prendere solo la punta delle dita
Saluto gestuale: ammesso
Alzare la mano: saluto a distanza formale
Alzare la mano oscillante: saluto amichevole
Alzare la mano con dita che ondeggiano: saluto amichevole ammiccante
Saluto con bacio: non adatto alle nuove conoscenze.
Baciamano: tollerato, ma non in pubblico, si fa’ solo in luoghi privati ed a donne sposate.
Se ci sono tante donne si fa’ solo alla padrona di casa o alla donna piu’ importante presente in quel momento.
La mano non si bacia davvero: è una finta.
PRESENTAZIONI
L’uomo viene presentato alla donna
Il giovane è presentato al vecchio
Il dipendente è presentato al capo
Chi viene presentato non inizia a parlare per primo.
Non si risponde ne “piacere” ne “molto lieto” rispondere solo con il nome.
Solo dopo averlo realmente conosciuto si puo’ dire”piacere di averLa conosciuta”
I titoli (dottore, ragioniere, architetto,…) si usano solo in ambito lavorativo e mai usati su se stessi, sono gli altri che ci devono presentare con il nostro titolo di studio.
Per presentare i familiari: mio marito Valerio, le presento mia mamma Cristiana.
Se entro in un contesto piccolo dove non conosco nessuno, non mi presento: il capo, il più anziano o la padrona di casa mi devono presentare agli altri.
La persona che presenta deve fornire un link per il dialogo, ad esempio: “ti presento Paola, anche lei è stata a Zanzibar l’anno scorso”.
Occhio a non fornire link di conversazione imbarazzanti.
Durante un funerale non si fanno presentazioni
La persona presentata non porgerà mai la mano per prima, è sempre la persona piu’ importante che la porge per prima.
Ad un buffet, se abbiamo le mani impegnate salutiamo o ci presentiamo senza fare gesti con le mani.
Se la donna ha i guanti, per le presentazioni si toglie il guanto destro a meno che non faccia troppo freddo.
AL TELEFONO.
Mai chiamare prima delle 9.00 o dopo le 22.00.
Non chiamare al lavoro per cose che non concernono l’ufficio e nemmeno chiamare a casa per questioni lavorative.
Se risponde un’altra persona, mi presento, saluto brevemente, chiedendo come sta’ e chiedo della persona che cercavo.
E’ buona norma che chi chiama interrompa anche la telefonata.
Se ciò non accade troncare la telefonata adducendo una scusa e scusandosi.
Segreteria telefonica: non musica, no segreterie alternate, farla molto seria.
Se si trova la segreteria lasciare comunque un messaggio.
CELLULARE.
Non dare il numero di cellulare degli altri
Assolutamente contro il galateo interrompere una conversazione a quattr’occhi per rispondere al cellulare, se proprio la telefonata è importante, rispondere, spiegare che si è impegnati e richiamare più tardi.
Idem per seconda chiamata al cellulare.
SMS non troppo lunghi ne troppo brevi.
No a suonerie imbarazzanti o troppo rumorose.
Disattivare cellulare nei luoghi pubblici.
CIBO.
Il tavolo da utilizzare per cene o pranzi a casa può essere tondo, quadrato o rettangolare, il tavolo tondo è il più elegante e ci leviamo il problema del capotavola.
Devono esserci almeno 80 centimetri di spazio dal tavolo al muro in modo che l’ospite sia comodo.
In larghezza bisogna contare almeno 50 centimetri di spazio per ogni commensale.
La tovaglia può avere diverse dimensioni a seconda degli eventi: la tovaglia scende di 30 centimetri per lato per un’occasione informale.
Per un’occasione formale deve essere lasciata a 20 centimetri da terra e le tovaglie devono essere due: la prima bianca e poi sopra un’altra colorata del colore dominante dell’evento.
Possono essere tollerate anche le tovagliette all’americana, magari sempre poste su una tovaglia, purchè molto eleganti o di tessuti ricercati (ad esempio in carbonio).
Tavola Habillèe, solo per i buffet, la tovaglia tocca a terra.
PIATTI.
Si possono utilizzare sia i piatti tondi che quelli quadrati, la resa è identica.
I piatti rettangolari invece si utilizzano solo per pietanze alle quali si da’ un ordine di consumo (una consequenzialità suggerita come per i formaggi: dai piu’ leggeri ai piu’ piccanti, infatti se si mangiasse prima il piu’ piccante non si sentirebbe piu’ il gusto del piu’ delicato).
BICCHIERI.
Quando si invita bisognerebbe usare i calici in cristallo (contengono il 24 % di piombo), non lasciarsi ingannare:i termini “cristalleria o cristallino” non indicano un bicchiere in cristallo.
Ci sono varie tipologie di bicchieri: il tumbler, che sono quelli bassi e grossi e si usano per l’acqua o il vino.
Flute o coppa vanno bene per lo Champagne.
Ballot sono coppe panciute per il Cognac.
Hight Ball sono adatti ai cocktails
Tumbler per Whisky sono piu’ piccoli di quelli per l’acqua, ma hanno la stessa forma.
POSATE.
Le posate possono essere di acciaio o di argento.
Il numero di posate da mettere in tavola è al massimo di tre, quindi se si superano le tre portate si cambiano le posate e se ne mettono di pulite durante il servizio.
Le posate vanno posizionate dall’esterno all’interno.
Il coltello va’ posizionato a destra la lama verso il piatto e non si porta mai alla bocca.
Se non serve si poggia sul bordo del piatto.
Non premere con l’indice sul manico per fare forza.
Per consentire al cameriere di portare via il piatto si posiziona il coltello sul piatto con il filo a sinistra ed il manico a destra.
Posate a bordo piatto, punte unite manici alle 8.20 non ti portano via il piatto: vuol dire che non hai terminato la pietanza.
Il cucchiaio si posiziona a destra con la parte concava verso l’alto e non si usa assolutamente per gli spaghetti.
Il cucchiaio più piccolo è per i dolci.
Forchetta si mette a sinistra.
Non ci si scambia le posate.
Si taglia con la destra e si inforchetta con la sinistra.
Le posate da dolce che andranno utilizzate vanno posizionate in alto.
Per tutti i dolci, a parte le creme, si usa la forchetta.
E’ consentito l’utilizzo del coltello solo per la millefoglie.
AL RISTORANTE.
Se la porta è chiusa chi invita precede l’ospite per verificare che sia tutto in ordine.
Se la porta è aperta entra prima l’ospite.
Chi invita tanta gente deve già farsi trovare al tavolo.
Chi ha invitato và dal maitre per richiedere il tavolo ed è lui che deve ricordare cosa vuole l’ospite da mangiare: infatti è lui a dover ordinare per entrambi.
Quando ci si siede l’uomo lascia il posto migliore alla donna (quello più comodo, con la vista migliore o verso la sala).
L’uomo regge la borsa alla donna, le allontana la sedia e l’aiuta a sedersi, dopodichè si siederà.
Il tovagliolo và posizionato sulle gambe, quando abbiamo finito non lo si ripiega mettendolo a tavola, ma si lascia appoggiato al lato sinistro della sedia, spiegato.
Non ci si lascia andare a confidenze e non si da’ confidenza ai camerieri.
Se si è a tavola da soli si può leggere finchè non iniziano a portare le portate, una volta che si inizia a mangiare non si puo’ piu’ leggere.
Si può riprendere la lettura tra la fine del pasto ed il caffe’.
Si lascia sempre il 10% del conto di mancia, ma non va’ mai lasciata dalla donna.
Paga sempre l’uomo, a meno che la donna non abbia fatto un invito per un motivo speciale nel qual caso paga la donna, ma la mancia la lascia l’uomo.
Chi paga il conto non lascia la mancia.
Il conto si chiede sempre a tavola.
La mancia va’ pagata in contanti, anche se il conto viene pagato con la carta di credito.
Dopo la restituzione della carta, lascio la mancia insieme alla ricevuta firmata.
L’assaggio del vino compete a chi ha invitato o al piu’ esperto della tavolata.
Se ci sono più commensali che non hanno ancora ricevuto le loro pietanze, me chi è stato servito ha dei piatti caldi è titolato a non aspettare.
Se i piatti sono freddi e la tavolata è grossa, si aspetta finchè almeno 7 persone abbiano la pietanza e poi si inizia, senza aspettare gli altri.
Prima di sedersi lavarsi le mani: è scortese alzarsi per farlo dopo che ci si è seduti a tavola.
Le ciotoline per sciacquarsi le dita che troviamo a tavola sono da utilizzare dopo che si è mangiato qualche cosa che ci ha sporcato le mani: non vanno utilizzate per lavarsi le mani prima dell’inizio del pasto.
Non portare il cucchiaino alla bocca.
Il busto è fermo: è la posata che va’ alla bocca, non viceversa.
Anche la frutta và mangiata con le posate.
Non si deve toccare il cibo con le mani: è consentito solo toccare il pane.
Non si usano gli stuzzicadenti.
Non toccare il bicchiere quando ce lo riempiono.
Non coprire il bicchiere per indicare che non vogliamo piu’ che ce lo riempiano.
Per il pathe’ o la mousse si utilizza il coltello.
Per il caviale si utilizzano il cucchiaino o il coltello.
Burro, non si spalma mai, si usa a tocchetti.
Minestre: non si usa il cucchiaio, il cucchiaio si usa solo per le minestre con i pezzi dentro.
Le minestre liquide vengono servite in tazze da consomme’ e si bevono.
Non si taglia la pasta, solo in casi estremi, del tipo i tortelloni, si taglia la pasta, ma non si sbircia il contenuto.
Il risotto si mangia con la forchetta.
Il risotto non si spalma per il piatto e non si soffia mai per raffreddarlo.
Nemmeno il pollo si mangia con le mani.
Anche i piselli si mangiano con la forchetta, l’ultimo si raccoglie aiutandosi con un pezzo di pane.
L’insalata si mangia con la forchetta e non si taglia.
IN VISITA.
Offrire the o caffè accompagnati da latte e fettine di limone tagliate sottili.
Solo nel caso del the si possono utilizzare i tovagliolini di carta.
Far trovare anche succhi di frutta per chi non amasse the o caffe’
Le olive si servono con un contenitore a parte nel quale va’ deposto il nocciolo.
Si prendono o con una forchettina o con un cucchiaino, si depone il nocciolo sul dorso della mano e poi si deposita sul piattino.
Non si può chiedere il bis di una pietanza se non si è finito ciò che abbiamo nel piatto.
Non si lascia mai il cibo nel piatto, anche se non ci piace dobbiamo terminarlo.
Anche se troviamo la pietanza senza sale non dobbiamo aggiungerlo: sarebbe scortese.
Subire la pietanza e basta.
Quando si è invitate da qualcuno bisogna portare un dono personalizzato, se chi ci invita ha dei bambini dobbiamo portare un pensierino anche a loro.
Se vogliamo donare dei fiori, si devono inviare prima, accompagnati da un biglietto, oppure dopo con un biglietto di ringraziamento.
Non dovrebbero essere portati la sera della cena, se dovesse capitare la padrona di casa li prende personalmente e li deve mettere subito in un vaso.
Alle donne mature non si inviano fiori secchi, agli uomini non si inviano piante fiorite, per le ricorrenze come comunioni, cresime o battesimi sono perfetti i fiori bianchi.
Si, lo so ci sono tante accortezze tante nozioni da apprendere e tanti comportamenti che non ci sono consoni, eppure, se chic si vuole apparire un po' si deve soffrire.
Alla prossima.
SMOROA
VARIE ED EVENTUALI.
09.11.2013 19:16Proprio due righe per elencare tempistiche e documenti speciali da richiedere in casi particolari, in modo da essere preparati ed avere le idee più chiare...
Chicche da matrimonio.
Ora il rito civile si può fare ovunque: solo le firme con il testimone si fanno sotto il tetto comunale.
Quindi ci si puo’ sposare nei giardini delle location scelte per il pranzo o in palazzi storici messi a disposizione dal comune.
Alcune location consacrano le chiesette in modo da potersi sposare direttamente in loco anche con rito religioso (occhio al consenso dei preti).
Con il matrimonio civile ci si può far sposare da un amico: lui non deve fare altro che richiedere di essere: “Sindaco per un giorno”, il comune non lo può negare, ovviamente sarà presente un funzionario, ma l’amico può provvedere ad unire la coppia in matrimonio è una pratica abbastanza innovativa e secondo me molto romantica.
Iter burocratico.
Almeno 60 giorni prima del matrimonio andare in comune per richiedere i documenti per la promessa di matrimonio.
Documentazione e pubblicazioni (promessa di matrimonio).
Più o meno dopo una settimana il comune reperisce tutti i documenti e la coppia va’ in comune con un testimone ed un genitore o con il certificato di nascita.
Dopo 12 giorni in cui vengono affisse le partecipazioni la coppia può sposarsi.
La promessa di matrimonio dura solo 180 giorni, se non ci si sposa entro i 180 giorni bisogna rifare la promessa.
Documenti aggiuntivi per casi particolari.
Per vedovi: copia atto di morte, è una procedura molto lenta e ci vuole tempo.
Per minori: non solo occorre il consenso dei genitori, ma anche quello del tribunale dei minori e ci va’ almeno un anno.
Per divorziati: atto del precedente matrimonio.
Disposizioni per la Chiesa
La sposa ritarda sempre di almeno dieci minuti.
Quando lo sposo entra in Chiesa con la madre, tutti gli invitati entrano a loro volta: nessuno deve attendere sul sagrato l’arrivo della sposa, solo le damigelle ed i paggetti.
Lo sposo si posiziona a destra e tutti i suoi parenti ed amici si posizionano a destra dietro di lui.
Quando la sposa entra in Chiesa, o comuque si presenta davanti al celebrante lo sposoi la deve guardare con trasporto: non chiacchierare con il testimone!!!
In macchina la sposa siede alla destra del padre, il padre l’accompagna all’altare, lo sposo ed il padre si stringono la mano, il padre si accomoda.
All’uscita c’e’ il classico lancio del riso che è simbolo di fertilità, in alternativa si possono lanciare anche petali di rosa, sconsigliato lanciare un mix dei due, o uno o l’altro.
Ottima idea quella dei conetti di riso, si potrebbe stampare la mappa per raggiungere la location sui conetti così una volta vuoti possono essere smontati e sono comunque utili.
Look sposi ed invitati.
04.11.2013 21:45La Sposa:
Abito lungo o corto dai toni delicati , più l’abito è lungo più il velo è corto.
Guanti: ammessi , al polso con il bottoncino, al gomito senza bottoncino, all’avambraccio con i bottoncini.
Piu’ è corta la manica piu’ vanno lunghi i guanti, non sono dello stesso tessuto dell’abito, ma si accompagnano all’abito: opachi per abito opaco, lucidi per abito lucido, in pizzo se abito in pizzo.
Scarpe dello stesso tessuto o colore dell’abito.
Orecchini piccoli e luminosi (quelli lunghi in foto vengono sempre storti), diamanti solo per la sera, non utilizzare le perle.
Velo no per la funzione civile, velo in pizzo se l’abito non è in pizzo e viceversa, si toglie all’arrivo in location, utilizzati anche la veletta od il velo all’americana (piu’ corto davanti e piu’ lungo dietro), nel futuro ci sara’ la mascherina di pizzo.
Stola.
Coprispalle e scialle.
Calze trasparenti o bianche, di una nuance piu’ chiara del vestito, se si indossano sandali acquistare calze Summer di Philippe Matignon (6 denari): hanno il silicone sul talllone, in modo che non si scivoli e non hanno cuciture ne davanti ne dietro.
Borsetta, non in Chiesa, pochette, niente manici per non fare l’effetto battona, è il completamento dell’abito come la cravatta per lo sposo!
Damigelle d’onore, almeno 2 (meglio 3), il loro abito viene scelto dalla sposa, ma non lo deve pagare lei, solitamente stesso modello e colori diversi (nuance in scala) o modelli diversi dello stesso colore, entrano in Chiesa dopo lo sposo e sono gia’ a fianco all’altare quando la sposa entra in Chiesa (sono schierate al lato dell’altare vicino ai testimoni).
Dopo i 50 anni è bene raccogliere i capelli.
Ammesso orologio piccolo e classico
Attenzione allo sposo: quando toglie il velo alla sposa deve avere l’accortezza di sistemarlo, altrimenti le foto vengono male!!
Se la sposa cambia abito durante il matrimonio deve segnalarlo sull’invito in modo che anche gli invitati, volendo, possano cambiarsi.
Damigelle, d’obbligo insieme ai paggetti (2 bambine e 2 bambini) quando l’abito ha lo strascico, sempre in coppia, il paggetto tiene il cuscino portafedi, se damigelle o paggetti al momento di entrare in Chiesa fanno i capricci si spingono in Chiesa e via, osservati da tutti smetteranno di fare i capricci.
Dai 3 anni in su, se la sposa ha un figlio/a, il maschietto può attendere la mamma con lo sposo all’altare e la femminuccia entra mano nella mano con la mamma e percorre la navata insieme a lei ed al nonno (il nonno da un lato, la bimba dall’altro).
Entrambi i bimbi possono avere il vestito uguale a quello degli sposi.
I 5 immancabili:
- Una cosa regalata: simboleggia la generosità nei confronti della coppia
- Una cosa prestata: simboleggia la fiducia nei confronti della coppia
- Una cosa vecchia: simboleggia il legame con le tradizioni della coppia
- Una cosa nuova: simboleggia la porta aperta verso il futuro della coppia
- Una cosa blu: simboleggia il colore del matrimonio (una volta il vestito della sposa era blu)
Anche il numero 5 è un simbolo: è il numero che racchiude il pari ed il dispari e ciò che ottieni con onesta’ (il numero 7 è ciò che ottieni con la fortuna).
Il bouquet lo regala la mamma dello sposo.
Assolutamente no:
Orecchini vistosi o di perle, non di perle perché sono una ripromessa d’amore andrebbero bene per un anniversario
Anelli (nemmeno quello di fidanzamento, che si potrà rindossare una volta terminata la funzione in Chiesa o in comune)
Guanti in Chiesa
Velo in municipio o per le seconde nozze
Unghie vistose o laccate
Abito con strascico senza le damigelle ed i paggetti (devono essere pari: 2 damigelle e 2 paggetti) di solito sui 5 o 6 anni
Occhiali
Non comprare le scarpe nei negozi di abiti da sposa!
Cappello solo per il rito civile
Le fedi possono essere uguali, oppure diverse, ma dello stesso colore
Il cuscino portafedi richiama l’abito della sposa, o nel tessuto o nelle decorazioni, in alternativa si può far fare un cuscino di fiori dal fiorista.
In alternativa utilizzare una semplice scatolina da fedi di Tiffany.
Importante per i guanti: vanno scelti in base alla lunghezza delle maniche dell’abito e devono abbinarsi all’abito: lucidi per l’abito lucido, opachi per quello opaco ed in pizzo de l’abito è in pizzo.
In macchina togliersi il guanto destro prima di scendere: il papà fa’ il primo baciamano alla sposa.
Rimettere il guanto per fare l’ingresso in Chiesa, quando lo sposo solleva il velo la sposa toglie i guanti e li posa sulla sinistra della panchetta, li rimetterà dopo le firme, per toglierli una volta raggiunto il ristorante.
Lo Sposo:
Abbinamento con la sposa: un dettaglio od un colore che richiama l’abito di lei (link)
Abito classico grigio scuro o blu
Preferibilmente gilet
Camicia bianca
Cravatta in tema con il colore del matrimonio in seta
Scarpe scure, lucide e con i lacci
Tight e mezzo tight solo di giorno (prima delle 18) e se la sposa è in lungo comunque sempre accompagnato dal fiore bianco all’occhiello, guanti in renna e cappello, cravatta a poche’ grigia.
Se lo sposo mette il tight anche i testimoni ed il papa’ degli sposi devono indossarlo.
Il mezzo tight (senza code) è piu’ easy, ma anche qui deve essere indossato anche dai testimoni e dai papa’.
Cappotto mai in Chiesa, occhio a richiedere (e pagare) al prete il riscaldamento della Chiesa
Sempre il fiore all’occhiello, anche per i testimoni
Gemelli
Fermacravatta
Assolutamente no:
Smoking, solo per matrimoni serali con feste da ballo
Cappello a tavola
Tight dopo le 18
Risvolto al pantalone classico
Mezzo tight con cappello e guanti
Invitati di sesso femminile:
Mai in bianco
Di nero solo per matrimoni serali
Sconsigliato il viola (se la sposa è superstiziosa)
Cappello solo per matrimonio di giorno e non deve mai essere tolto (solo a tavola)
Cappello solo se lo indossano o la mamma o la nonna della sposa
Spalle sempre coperte in Chiesa
Invitati di sesso maschile:
Abito scuro
Tight solo se lo indossa lo sposo
No smoking
Orologio e gemelli ammessi
Tante regole, ma tutte ugualmente importanti!
Come sposarsi senza indebitarsi.
12.10.2013 16:04Oggi vorrei dedicarmi ai novelli sposi invece che ai novelli Wedding.
Mai come in questo momento di crisi il matrimonio è diventato sempre più inavvicinabile a causa degli ingentissimi costi, bisogna quindi cercare di avere un compromesso tra un bel matrimonio ed una spesa accettabile.
Ovviamente non dovete seguire tutti i consigli sotto indicati, più ne seguite, più risparmiate...
Innanzitutto evitate le stagioni più calde: quindi scordatevi i mesi da aprile a settembre e pensate ad un bel matrimonio in bianco (nel senso di neve),
anche il giorno della settimana è importante infatti se evitate il week end avrete un gran bel risparmio, sempre più persone scelgono il venerdì.
Se vi sposate in Chiesa, cercate un giorno in cui ci siano altri matrimoni: in questo modo, accordandovi con le altre spose, potrete risparmiare sui fiori dividendo la spesa fra tutte,
Per quanto riguarda l'auto da cerimonia non c'è bisogno di noleggiarla: basta che tra gli invitati ci sia qualcuno disposto a farvi da autista e che abbia una bella macchina, oppure un'auto spiritosa, non c'e' bisogno di arrivare per forza in Limousine!
Il vestito da sposa può essere noleggiato (anche quello per lo sposo), oppure si può utilizzare quello di un parente (sarebbe anche romantico sposarsi con il vestito della mamma o della nonna) se proprio ci tenete ad averne uno tutto vostro potete acquistarlo negli outlet oppure acquistare quello di prova (si risparmia un 30%) controllatelo bene mi raccomando che non ci siano danni evidenti.
Non comprate MAI le scarpe da sposa nel negozio di abiti nuziali perchè sono carissime e solitamente fanno un male ai piedi pazzesco: troverete sicuramente un paio di scarpe adatte al vostro vestito in un negozio di scarpe, con le quali potrte tranquillamente ballare finchè vi pare.
Invece del ristorante potrete optare per la scelta di una location e di un servizio di catering, sembra strano, ma a volte si risparmia, bisogna sempre vedere che tipo di servizio o di locale desiderate.
Per il servizio fotografico, se pensate che un professionista costi troppo potete optare per un amico o parente che si dedichi alle vostre fotografie (occhio però a contattare la persona giusta e a spiegargli le cose per voi veramente importanti: il momento del bacio, dello scambio degli anelli,... non vorrete mica che proprio quegli attimi non vengano immortalati?!), potrete anche lasciare a disposizione degli invitati delle macchinette usa e getta in modo che ognuno diventi il vostro fotografo, alla fine della giornata, alla consegna delle bomboniere, al momento dei saluti, chiederete indietro la macchinetta. Ricordatevi che potete anche contattare un professionista solo per la cerimonia per poi optare per un'altra soluzione per la festa.
Bomboniere fai da te, ci sono tantissimi e grandissimi negozi di articoli per le bomboniere, si parte dal classico sacchettino porta confetti che può essere di qualsiasi colore, forma e materiale a seconda dei colori e dei toni che avete scelto per il vostro matrimonio, ovviamente anche i confetti spaziano dai classici alle mandorle a quelli di ogni gusto (utilissimi per il White Table) è veramente facile (ci vuole solo un po' di tempo) prepararsi le bomboniere in autonomia, cosi' come anche per i sacchettini porta riso e risparmiare un bel po' di soldini.
Se non ci si vuole fermare al sacchettino porta confetti, ma si vuole lasciare agli invitati un piccolo segno di ringraziamento ed un ricordo della giornata ci sono tanti oggettini che possono fare al caso nostro, basta cercare in mercatini, bottegucce, o anche nei malfamatissimi supermercati cinesi, ma una buona idea per una bomboniera può venire anche da li'.
Alcuni esempi? Piccoli campanelli legati al sacchettino, porta foto di varie fogge e materiali, marmellate, sughi, centrini con i quali si avvolgono i sacchettini porta confetti, cucchiaini, mignon di profumi, per non parlare degli innumerevoli ninnoli in vetro, insomma c'e' un'idea alla portata di tutti basta girare e cercare.
Anche le partecipazioni fai da te ormai sono molto in voga dato che con il pc si fa' di tutto quindi è perfino superfluo parlarne, vi ricordo però che gli indirizzi sulle buste vanno scritti rigorosamente a mano ed in bella grafia.
Anche i biglietti di ringraziamento (spesso dimenticati, ma davvero consigliati), che si inviano dopo il matrimonio, devono essere scritti a mano e con una frase personale per ognuno degli invitati che faccia riferimento o al dono ricevuto o ad un particolare della giornata.
Trucco e parrucco e qui casca l'asino, vi dico subito che se pronunciate la parola MATRIMONIO i prezzi decuplicano, quindi NON DITE che vi sposate! Andate dal parrucchiere avendo gia' cercato su riviste o internet delle pettinature che potrebbero piacervi e dite che dovete andare ad una festa, vi fate pettinare e poi vedete se vi piace, ve ne fate fare due o tre in settimane diverse, scegliete quella che vi piace di più ed il giorno del matrimonio vi recate voi stesse (si lo so, è un po' scomodo, ma qui si tratta di risparmiare dei bei soldi) dal parrucchiere e vi fate fare la vostra pettinatura preferita.
Idem per il truccatore, sempre che, tra le vostre conoscenze, non ci sia qualcuno in grado di farlo, alla fine le spose devono essere truccate in modo molto semplice e delicato, magari potete anche pensare di farlo da sole se siete abituate a truccarvi.
Bene, credo di aver detto tutto, se avete dubbi o consigli vi prego di indicarli nel libro degli ospiti.
Forse alcuni di voi staranno pensando: si ma io i soldi per acquistare tutte queste cose dove li trovo?
Ed io ho un suggerimento anche per questo: lista viaggio.
Invece di fare la lista di nozze ormai molto in auge, vi consiglio di prenotare un viaggetto (pochi giorni, anche solo un paio) presso un'agenzia viaggi ed aprire lì la vostra lista viaggio (sempre che non vogliate gestirla da soli: ci sono dei siti apposta per farlo, oppure potete addirittura farvi fare un bonifico da amici e parenti direttamente sul vostro conto corrente, ma forse è un po meno elegante), amici e parenti verseranno i loro doni e voi, alla fine del periodo stabilito, lascerete all'agenzia l'importo dovuto per il viaggio e la stessa vi verserà la differenza.
In tal modo vi ripagherete le spese del matrimonio.
Mi raccomando: informatevi bene presso l'agenzia e chiedete se fanno questo servizio.
Spero di esservi stata utile, alla prossima.
SMOROA
Servizi aggiuntivi.
06.10.2013 12:48Non è detto che ci si debba occupare di tutto il matrimonio, a volte ci vengono commissionati solo alcuni servizi:
- Wedding day coordinator: si gestisce solo la giornata dell'eveno, ci si incontra con gli sposi tre giorni prima e si stabilisce come si svolgerà il matrimonio, di solito il compenso và dai 150,00 euro in su.
- Tableau de marriage è importantissimo perchè prevede l'assegnazione dei posti a tavola, senza il quale il pranzo nuziale piomberebbe in un assoluto caos, bisogna essere molto creative, avere idee innovative ed una discreta manualità, anche qui il compenso parte dai 150,00 euro e bisogna stare attenti che segua il tema del matrimonio e si uniformi al resto dell'evento.
- White table o tavolo della confettata ultimamente ha preso piede, anche qui bisogna essere creativi, avere degli allestimenti eleganti ed ovviamente in tema con il resto, qui il costo sale in quanto la materia prima (confetti) è molto costosa. Di solito il costo si aggira sui 400,00 euro in quanto per un matrimonio da 130 persone occorrono circa 12 chili di confetti, costo circa 200,00 euro. Solitamente si posiziona accnato all'open bar o al tavolo delle bomboniere.
Attenzione: non mettere i sacchettini a disposizione degli invitati per consentire loro di portare via i confetti:
1) Non è chic,
2) Il tavolo risulterebbe sguarnito,
3) Sarebbe impossibile stanziare un budget in quanto non si potrebbe calcolare la qantità di confetti necessaria.
Può capitare inoltre che ci vengano richiesti anche parrucchiere, truccatore, fiorista, catering, location, insomma per ogni ingrediente del matrimonio potremmo essere contattati e potremmo mediare e percepire una provvigione.
SMOROA
Partecipazioni.
06.10.2013 01:32Prima di inviare le partecipazioni si può inviare un “save the date” cioè un bigliettino che indica la data in cui ci sarà il matrimonio, senza indicare luogo od ora, così che gli invitati si tengano il giorno libero.
Le partecipazioni sono solo per coloro che verranno in Chiesa, gli inviti sono per coloro che vorrai invitare al pranzo, devono avere gli stessi colori e devono essere scritti con gli stessi caratteri.
Anche il tableau ed i segnaposto vanno fatti degli stessi colori e scritti con gli stessi caratteri degli inviti e delle partecipazioni, tutto deve avere un filo conduttore.
Assolutamente non lasciare le disposizioni libere al tavolo: altrimenti ci saranno grandi problemi.
Disposizione Tradizionale: (sposi con genitori e testimoni), solitamente un uomo alternato ad una donna.
Disposizione Moderna: sposi da soli (tavolo a mezza luna) con composizione a cascata.
Disposizione Francese: sposi con paggetti, damigelle ed amici (non viene quasi mai utilizzato).
Inviti e partecipazioni, indirizzate all’estero, si spediscono almeno 2 mesi e mezzo prima del matrimonio, bastano 40 giorni prima per gli invitati italiani.
Non si usano titoli e le buste vanno scritte a mano.
L’annuncio di matrimonio lo fanno gli sposi oppure i genitori degli sposi (partecipazione) .
Il nome della sposa và scritto a sinistra di quello dello sposo finchè non è coniugata dopodichè acquista importanza e và scritta a destra di quello del marito.
Così sulle partecipazioni andra’ scritto a sinistra e sugli inviti a destra. (Gesù sedeva alla destra del Padre).
Se l’annuncio viene fatto dai genitori la sposa è scritta per prima:
LEI LUI
DATA E ORA
LUOGO DEL MATRIMONIO
INDIRIZZO INDIRIZZO
Dopo i 40 anni ci si annuncia da soli.
Se un genitore è vedovo annuncia da solo, l’altra famiglia invece fa sempre l’annuncio in coppia
Se un vedovo si è risposato la formula è la seguente: Pinka, con il marito Pippo annunciano…
Dopo il matrimonio vanno spediti i ringraziamenti (solitamente appena tornati dal viaggio di nozze), si preparano prima di partire o in viaggio.
I ringraziamenti devono essere personalizzati con una frase ad Hoc per ogni invitato in modo che si capisca che non sono fatti in serie.
Anche i librettini per la messa sono completamente personalizzabili, solitamente si usa un libretto ogni due invitati.
SMOROA
Fiori.
06.10.2013 01:03Per addobbare la casa, la Chiesa, l’auto, la location, bouquet e bouquet da lancio, è importante che vengano visitati i luoghi da addobbare nelle stesse ore in cui ci sarà la funzione, così che anche la luce sia la stessa.
Bisogna studiare lo stile, la grandezza e la luce dei luoghi da addobbare e sono tutti criteri molto importanti per studiare il tipo di addobbo più adatto.
Solitamente nelle Chiese antiche si utilizzano composizioni basse e nelle Chiese moderne composizioni alte.
Per alleggerire ed illuminare Chiese troppo scure o pompose si può optare per una passatoia bianca (a noleggio 250 euro viene consegnata pulita ed incellofanata ogni volta).
Non addobbare l’esterno della Chiesa se è particolarmente brutta o ci sono dei lavori in corso con ponteggi in modo da non attirare l'attenzione sulla parte meno bella della costruzione.
Se la Chiesa è bella decorare le colonne in alto o posizionare dei vasoni bianchi all’esterno o vasoni grigi in pietra lavica o decorazione a ghirlanda intorno al portone.
Decorazioni sull’altare: possibilmente metterne due uguali, ma per dare movimento metterne una piu’ alta ed una più bassa.
Addobbare: balconata, sedie, panchina sposi, panche con fiocco o mazzolino, solitamente si addobbano una panca si e una no, alternate, è per dare un’idea di movimento, non è per fare economia.
Possiamo utilizzare dei petali ai lati delle panche, ma bisogna avere il consenso del prete.
Può anche succedere che, se la cerimonia viene svolta in municipio, il municipio stesso ti dica quali fiori utilizzare e soprattutto dove metterli, tutto ciò è scritto in un apposito registro da richiedere direttamente in comune.
Bisogna chiedere agli sposi se vogliono addobbare anche le case dei rispettivi genitori (per le foto) e l’auto della sposa oltre alla location.
Solitamente i fiori utilizzati in Chiesa si portano discretamente in location. NON QUELLI POSTI SULL’ALTARE!
Il bouquet è un omaggio della mamma dello sposo.
Lo sposo la mattina del matrimonio fa’ arrivare alla sposa un mazzo di rose rosse con una lettera d’amore.
PICCOLA GUIDA SUI FIORI.
Estate: grandi ortensie (poca spesa in quanto essendo grandi riempiono molto), piccoli ranuncoli, si possono usare anche a cascata
Primavera: tulipani (bisogna svuotare i gambi dall’acqua molto bene), narcisi (occhio a togliere i pistilli o macchieranno l’abito della sposa), peonia
(fiore molto chic, ma attenzione ai luoghi piccoli e chiusi: ha un odore molto potente e potrebbe infastidire), giacinti (fiore grande quindi
ottima resa: riempie molto)
Inverno: elleboro (rosa di natale) molto bello, ma pessima resa: molto piccolo, giglio (occhio a togliere il pistillo).
Autunno: rose (ci sono tutto l’anno, ma in questo periodo sono più belle, ce ne sono di piu’ e costano meno), gerbere, dalie, uva, castagne,
melograno, rosa selvatica
Le orchidee bicolore ci sono tutto l’anno, in tutte le stagioni e non sono più così costose…
Per il ricevimento bisogna addobbare i tavoli, possibilmente utilizzare gli stessi fiori del bouquet anche per i centro tavola, i fiori vanno benissimo anche per decorare la torta (ricordarsi di chiedere qualche fiore in più a tale scopo al fioraio).
Farsi regalare dal fioraio un saccone di petali che servono sempre.
Portare dal fioraio la foto dell’abito in modo che possa consigliare i fiori e confezionare un bouquet in linea con il vestito.
Ovviamente il vestito andrà mostrato in foto anche al parrucchiere ed al make up artist perchè prendano spunto.
Il bouquet può essere: Rotondo, a cascata (ottimo per un vestito a strascico o con velo lungo), aperto/voluminoso (non va’ bene per abiti con decorazioni sul lato), fiore unico.
Deve durare, non deve sporcare, deve essere maneggevole (adatto alla mano della sposa).
Cosa serve per cominciare...
05.10.2013 21:49Come già detto all'inizio forse è meglio mantenere, se la si ha, l'attività principale e muovere i primi passi da Wedding Planner come seconda attività.
Il costo per l'apertura dell'attività si aggira sui 4/5.000,00 euro, ma se si riducono le spese all'osso si può anche iniziare con una spesa pari a 1.000,00 euro poi ovviamente ognuno di noi sceglie ciò che più gli interessa o ciò che si può permettere in quel momento: ufficio, sito internet, materiale vario...
All'inizio dell'attività, fiscalmente parlando, l'unica cosa da fare è aprire la partita iva (costa 1 euro) come ditta individuale, il codice attività è: servizi alla persona.
Per i primi tre anni con il regime dei minimi (chiedere al commercialista) in pratica non si pagano tasse e non ci sono studi di settore almeno si ha il tempo per iniziare ad avere una certa clientela.
Il difficile all'inizio è trovare clienti, ma lo è per tutte le attività in proprio.
Se siete fortunate potrete gestire il matrimonio di un'amica o una parente ed in questo frangente farvi un po' di pubblicità e magari trovare nuovi clienti.
Invece se non avete questa fortuna ci sono altre strade da percorrere per incominciare l'attività, innanzitutto potreste prendere in considerazione di fare uno stage (ovviamente gratuito) presso un Wedding planner, in modo da carpirne un po' i segreti e magari chissà entrare in società...
Oppure se volete fare tutto da soli potreste rivolgevi a quelli che saranno i vostri fornitori...
Innanzitutto preparare il materiale istituzionale:
Brochure, biglietti da visita, sito internet, cd, tutto deve essere correlato dallo stesso stile e colore e deve essere molto elegante.
Scegliere un nome creativo.
Ecco alcune idee per riuscire ad entrare in contatto con possibili clienti: potreste ad esempio proporvi ai proprietari delle location per accompagnare i futuri sposi a vedere le dimore, in tal modo voi farete un servizio gratuito ai proprietari ed entrerete in contatto con delle coppie prossime al grande passo e chissà...
Altra buona idea sarebbe quella di tenere i corsi pre matrimoniali presso la vostra parrocchia, lasciare poi biglietti da visita a negozi di abiti da sposa, ristoranti, fiorai.
Sconsigliate le fiere e anche le guide dedicate ai matrimoni in quanto costosissime, piuttosto potrebbe essere una buona idea creare un evento per farsi conoscere, ad esempio, pubblicare una piccola guida sulle location della zona, oppure presentare un catering organizzando una serata a tema, magari invitando le coppie in procinto di sposarsi (vedere le pubblicazioni di nozze in comune), oppure si possono tenere dei corsi, sul wedding planner, molte volte gli stessi corsi vengono frequentati dagli sposi che vogliono reperire delle idee...insomma, con un po' di fantasia e di creatività le occasioni di incontro si trovano.
SMOROA
Dall'accettazione del contratto al giorno del matrimonio, i passi da fare, le cose da non dimenticare.
30.09.2013 19:54Purtroppo nel nostro lavoro non c’e’ fidelizzazione: difficilmente se un nostro cliente si risposasse considererebbe l’idea di riproporre un qualche cosa che gli ricordasse il matrimonio precedente, il modo più facile per ottenere nuovi contratti e’ affidarsi al passaparola.
Effettuando un buon lavoro, ed essendo all’interno di un evento frequentato da molte persone, si trova sempre qualcuno che si deve sposare o che conosce qualcuno che si deve sposare ed e’ un attimo prendere un appuntamento e ritrovarsi con un nuovo evento da gestire.
Inizialmente è possibile affiancare al lavoro del Wedding Planner un secondo lavoro: gli sposi si possono incontrano la sera e nel week end, dopotutto hanno un lavoro entrambi!
Sono molto importanti, il nostro look ed il nostro modo di fare: il cliente già nei primi dieci minuti del primo incontro capisce se sei adatta ad organizzare l’evento che hanno in programma.
Per cercare subito di capire con chi abbiamo a che fare e cercare di creare empatia ci si può affidare alla programmazione neuro linguistica.
Ci sono tre tipi di identità a seconda delle caratteristiche del soggetto:
Cine estetici: ricercano le emozioni, sono disordinati ed incasinati, con queste persone bisogna parlare in maniera entusiastica ed enfatizzare molto le cose.
Visivi: danno importanza a cio’ che vedono, molto curai, hanno tutto abbinato, parlano velocemente e sono monotono, bisogna impegnarsi a descrivere molto le nostre idee, meglio se gli si presentano immagini o bozze.
Auditivi: ascoltano, gli piace sentire parlare e raccontare, bisogna dilungarsi molto sulle spiegazioni.
L’incontro con gli sposi sarebbe meglio avvenisse a casa loro così, essendo nel loro ambiente, riusciamo a capire meglio quali sono i loro gusti ed anche le loro disponibilità economiche .
Gli incontri successivi vengono effettuati dai fornitori, l’ufficio è di rappresentanza, ma non è essenziale, si può adibire una stanza a casa propria adibita al ricevimento clienti: è più intimo, meno formale, inoltre serve un luogo da adibire a magazzino per gli allestimenti.
Mi raccomando: non comprare subito tutti gli allestimenti: è dispendioso, si potranno acquistare all’occorrenza di volta in volta e diluire la spesa.
Con 11 mesi di anticipo si riesce ad organizzare tutto, Il matrimonio è organizzabile anche in due mesi, ovviamente bisogna accontentarsi di ciò che si trova, solitamente ci si sente con gli sposi ogni mese e mezzo, per poi aumentare via via che si avvicina il matrimonio, fino ad arrivare ad ogni giorno quando si giunge a ridosso dell’evento.
Stilare il budget è l’operazione più complicata, ma è assolutamente necessaria e và aggiornato ogni volta che avvengono delle modifiche anche perchè a mano mano che arrivano nuove idee il costo aumenta: documentare sempre le nuove spese o i cambiamenti scelti dal cliente e farsi autorizzare sempre il tutto per iscritto.
La prima cosa fa fare è conoscere la data del matrimonio, quindi recarsi nella Chiesa prescelta (o nell’ufficio comunale) e chiedere la
disponibilità, tutto il resto viene dopo!
Appena avuta la data è necessario scegliere la location ed il catering (o il ristorante).
Tenete presente che se ci si sposa in settimana o in certi periodi dell’anno (ottobre, novembre, febbraio, marzo, aprile) i prezzi sono
notevolmente inferiori che in altri periodi.
I sopralluoghi nelle Chiese e nelle location scelte andrebbero fatti nei periodi e negli orari che verranno poi utilizzati per la cerimonia,
in modo da rendersi conto della luce naturale, dei rumori che provengono dall’esterno, ecc.
Anche la prova menu’ deve essere fatta il piu’ vicino possibile alla datadel matrimonio per assaggiare i prodotti nel periodo in cui verrannoeffettivamente serviti, in modo da controllare anche che vengano utilizzatiprodotti di stagione e fornitori affidabili.
Bisogna intendersi della stagionalità dei prodotti, sia per quanto riguarda il cibo che i fiori.
Bisogna controllare personalmentela mise en place.
Kit operativo. (Fornito su richiesta).
Scheda cliente (chiedete sempre se ci sono persone diversamente abili)
Scheda ricerca location
Scheda informativa tecnica location
Mailing list location
Mailing list fornitori
Budget dettagliato
To do list
Riferimenti staff
Timeline fornitore e matrimonio
Il giorno dell’evento vi consiglio di portare con voi alcuni “oggetti paracadute”: abbigliamento (comodo per lavorare, elegantissimo per l’evento), telefono e doppio caricatore, macchina digitale (per incrementare il book, ma niente foto alle persone), paccone di candeline, accendini lunghi a gas, pistola per colla a caldo, forbici, guanti da giardiniere e guantini in cotone bianchi puliti per non sporcare cio’ che si tocca (ad esempio tovaglia) , cesoie, taglierino, spille da balia, spilli, fazzoletti, smacchiatore, kit da cucito, lucida scarpe, pronto soccorso, penne, matite, pinzatrice, spara punti, scotch di tre tipi (normale, a banda larga e biadesivo), nastri vari in tinta con l’evento.
Mamma mia come mi sono dilungata, alla prossima.
SMOROA
Il Wedding Planner.
30.09.2013 19:37Iniziamo subito con il dire che chi assume un Wedding Planner compra una persona quindi lo stesso deve avere grande empatia ed entrare in sintonia con la coppia, per ora è una professione poco conosciuta perché ci sono poche professioniste valide.
Per diventare Wedding Planner bisogna seguire dei corsi, il cui costo si aggira solitamente tra i 50 ed i 60 euro se non si utilizzano materie prime, tra i 120 ed i 130 se si lavora con delle materie ad esempio i fiori.
All’università di Torino c’è un corso gratuito della durata di 5 mesi per i disoccupati con obbligo di frequenza al mattino e due pomeriggi per organizzatore di eventi, dopo il corso si inizia uno stage.
Ci sono anche dei corsi on line in inglese: www.bridalssn.com, www.weddingplanningschooluk.com, the wedding planner school, inoltre bisogna documentarsi o leggendo libri sull’argomento, ad esempio quelli di Martha Stewart (in inglese) o italiani come il libro “Professione Wedding Planner” che dà degli spunti su come aprire un’agenzia oppure navigando su internet: www.soluzionisposi.it, www.matrimonio.it, www.nozzeclick.com.
Anche le varie fiere a Tema sono un valido strumento per il WP: Sposa Italia a Milano, Tutto Sposi alla Fortezza da Basso di Firenze a novembre, Fiori d’Arancio a Roma a novembre, la più bella è a Londra a inizio marzo: National Wedding Show che è gratuita, basta accreditarsi prima.
Il primo passo di un WP è l’incontro con la coppia, durante il quale si parla diffusamente delle aspettative
degli sposi e del tipo di evento richiesto, dopodichè si prepara un progetto di matrimonio da presentare agli sposi, che se viene accettato e condiviso fa si che si concluda il contratto.
La WP non guadagna dagli sposi, anzi li fa' risparmiare, infatti prende la provvigione (commissione d’agenzia) dai suoi fornitori (10% sui servizi costosi come il catering, 15% su quelli più economici, tipo il trucco), che ovviamente praticheranno un prezzo di favore al cliente della WP, perche’ la stessa gliene portera’ in quantità.
Solitamente per un matrimonio da 130 persone con un costo di 25.000,00 euro si guadagnano 2.500,00
euro.
Prima si invitano gli sposi a fare un preventivo, poi si presenta quello dei proprio fornitori che solitamente è più basso, in questo modo la coppia tocca con mano il risparmio.
Una buona WP è originale e creativa, osserva gli altri e rielabora le idee altrui per personalizzarle in favore dei cliente, diventa un po’ maniacale e prende il controllo della situazione.
La WP fa’ un servizio personalizzato al cliente, mai standard, il cliente non e’ un numero: vendiamo una cosa unica ed importante.
Per cercare fornitori si possono frequentare le fiere della città, sono i fornitori che contraddistinguono una buona WP, le fiere nelle altre città si frequentano per verificare le nuove tendenze ed i concorrenti.
La rosa dei fornitori è importantissima, l’ideale sarebbe trovare dei piccoli artigiani in loco in modo da personalizzare ulteriormente il servizio offerto.
Altre importanti informazioni nel prossimo articolo, a presto.
SMOROA.